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Sarno (Sa)
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DIFESA E RIQUALIFICAZIONE DELLA COSTA Salerno

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punto_blu_20 ENTE APPALTANTE Comune di Salerno – Settore Ambiente e protezione Civile

punto_viola_20 OGGETTO Lavori di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa del Comune di Salerno – Ambito 3 – II Stralcio – 1° Lotto. Tratto compreso tra Torre Angellara ed il porto Marina di Arechi

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Configurazione costiera post operam e descrizione delle opere

Il progetto definitivo generale di Ambito 3 , prevede per la messa in sicurezza del litorale della città di Salerno la realizzazione della scogliera soffolta, della scogliera aderente e del ripascimento. Il sistema complesso è costituito da: · barriere soffolte che riducono l’altezza d’onda e conseguentemente il livello energetico delle onde delle mareggiate, che senza protezione frangerebbero a ridosso dell’arenile esistente; ripascimento dell’arenile che completerebbe la difesa costiera, espletata prevalentemente dalle barriere soffolte, con la maggiore ampiezza di spiaggia rispetto a quella attuale si dissiperebbe il residuo di energia del moto ondoso, dopo il superamento delle barriere soffolte, direttamente sull’arenile. Acquisiti i pareri sul Progetto Definitivo delle opere a mare di Ambito 3, l’Amministrazione Comunale, sulla base delle disponibilità finanziarie già programmate, si è dotata della Progettazione Esecutiva delle opere a mare di Ambito 3 – I stralcio (Via Leucosia). Il primo stralcio di intervento ha previsto la realizzazione delle sole barriere soffolte antistanti la palazzata a mare di Via Leucosia e i lidi in località Mercatello. Ad oggi, salvo modesti interventi di finitura, le opere a mare di Ambito 3 – I Stralcio a difesa della palazzata a mare di Via Leucosia sono state eseguite. I richiami al ripascimento del Progetto definitivo sono da intendersi solo nell’ottica di descrivere l’intervento nella sua interezza, ma escluso dalle opere previste dal Progetto Esecutivo Ambito 3 – II stralcio – Primo lotto. La realizzazione della sola scogliera soffolta costituisce comunque un primo step funzionale esecutivo dell’intervento, a cui dovrà necessariamente fare seguito il ripascimento sul tratto di costa ormai protetto dalla costruzione delle barriere soffolte. Il litorale di Salerno che si estende tra il Fiume Irno e il Fiume Picentino è stato più volte oggetto di importanti mareggiate e fenomeni di erosione costiera che ne hanno alterato la morfologia, ridotto le dimensioni dell’arenile e modificato le condizioni di sicurezza delle opere retrostanti l’arenile stesso con fenomeni ‘puntuali’ di dissesto al piede di zone edificate.

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Descrizione dell’intervento proposto con offerta migliorativa

Il Comune di Salerno con determinazione dirigenziale n. 2227 del 20/06/2013 procedeva all’affidamento dei lavori di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa del Comune di Salerno – Ambito III – 2°Stralcio – 1° Lotto Tratto compreso tra Torre Angellara e il Porto Marina d’Arechi, mediante procedura ai sensi dell’art. 55 c. 5 del D. Lgs. N.163 del 12.04.2006 con aggiudica da effettuarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 dello stesso decreto. Il Comune di Salerno con determinazione dirigenziale n.4220 del 25.11.2013 ha affidato l’appalto dei lavori alla Consorzio Stabile Grandi Lavori scrl con sede legale in Roma (RM), Largo del Nazareno n.15, all’esito di una procedura di evidenza pubblica, per un importo a base di contratto di € 6.452.513,97 di cui € 112.274,39 quali oneri per la sicurezza, al netto del ribasso di gara 40,261%, sulla somma a base d’asta di € 10.725.507,92. La proposta migliorativa offerta dalla Consorzio Stabile Grandi Lavori scral e integrata dagli ordini di servizio trasmessi dalla Direzione Lavori, prevedeva:

· il completamento della barriera soffolta antistante la palazzata a mare di Via Leucosia e i lidi in località Mercatello;

· il completamento delle scogliere aderenti in corrispondenza delle strutture sanitarie, a ridosso della Torre Angellara; · il ripascimento protetto dell’arenile compreso tra la foce del torrente Mariconda e la radice emergente della scogliera sofffolta da realizzare;

· predisposizione di condotta sottomarina per il futuro sistema di canalizzazione e smaltimento delle acque reflue provenienti dal torrente Mariconda;

· riqualificazione dell’area pedonale che si sviluppa lungo via Leucosia e sistemazione del varco di accesso alla spiaggia pubblica.

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Fasi realizzative dell’opera

L’area logistica di cantiere è stata ubicata all’interno della struttura “Associazione Soccorso Amico”, delimitata dalle vie Generale Clark e Torre Angellara e prospiciente le scogliere radenti oggetto di parte dei lavori. Questo sito è stato opportunamente recintato ed allestito con gli uffici della Direzione Lavori e gli uffici operativi preposti alla costruzione delle opere, servizi igienici e deposito attrezzature, inoltre sono state eseguite operazioni di verifica del peso del materiale trasportato dagli autocarri provenienti dalla cava, con pesa a ponte. Il materiale lapideo è stato temporaneamente stoccato in corrispondenza della costruenda scogliera radente Sud e successivamente prelevato e posato in opera dai mezzi marittimi, con ausilio di pala gommata ed escavatore cingolato.

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Attività preliminari

Successivamente alla consegna delle aree di cantiere si è provveduto a dare inizio alle seguenti attività:

· ricognizione da ordigni bellici;

· determinazione e classificazione di n.6 campioni di sedimento ricadenti nell’area di intervento dei lavori;

· rilievi di prima pianta dei fondali e determinazione della linea di riva:

· indagini geoarchologiche; · monitoraggio ambientale.

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Scogliera soffolta

La barriera soffolta ha uno sviluppo di circa 1000 m, formata da tre scogliere costituite da massi naturali calcarei e sommità della berma di coronamento posta a -0,50 m s.l.m.m., con lunghezze variabili tra i 200 m e i 500 m. Esse sono imbasate a ad uno profondità media di circa -5,00 m s.l.m. e intervallate da due varchi. La barriera soffolta prevede un miglioramento del fondale secondo il trattamento della vibro flottazione, successiva posa di geotessile con relativa bonifica in tout-venant dello spessore di circa 50 cm. La sezione in radice presenta una quota di coronamento posta a +1.00 m s.l.m., una larghezza trasversale in sommità pari a 6.0 m, una scarpa esterna (lato mare)1 /3 e una interna (lato spiaggia) 2 /3, per la realizzazione di questi ultimi si utilizzeranno unicamente massi di II categoria.

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La sezione tipo della barriera soffolta prevede uno strato filtro realizzato con massi naturali di I categoria ed una mantellata costituita da massi naturali di III categoria, tali strutture presentano una larghezza trasversale in sommità pari a 14 metri, una scarpa esterna (lato mare) 1/3 e una interna (lato spiaggia) 2 /3.

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La sezione del varchi interposti tra le scogliere soffolte presentano una quota di coronamento posta a -3.00 m s.l.m., una larghezza trasversale in sommità pari a 30.0 m, una scarpa esterna (lato mare) 1 /3 e una interna (lato spiaggia) 2 /3, per la realizzazione di questi ultimi si utilizzeranno unicamente massi di III categoria, lo scanno di bonifica sotto il sedime sarà esteso per una lunghezza di 34 m sia lato mare sia sul lato esterno per ridurre al minimo gli effetti erosivi indotti dalle correnti idrodinamiche di ritorno.

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Scogliera aderente

La barriera aderente è costituita da massi naturali di II categoria con quota di coronamento posta a +1.00 m s.l.m.. larghezza trasversale in sommità variabile e scarpa lato mare 2 /3. Tale struttura è costituita da una barriera posta a Nord e avente uno sviluppo planimetrico di circa 200 m

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e una barriera posta a Sud e avente uno sviluppo planimetrico di circa 80 m , la realizzazione prevede sul fondo, come per le barriere soffolte, la posa di un geotessile e uno strato di bonifica in toutvenant dello spessore di circa 50 cm.

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Alle due estremità delle barriere aderenti sono previsti due pennelli di chiusura, con larghezza minima 5.00 m che si raccordano alle testate delle scogliere d’unghia del ripascimento, evitando quindi aggressioni dirette del riempimento sabbioso. Il coronamento di detti pennelli è variabile fra quota +1.00 m s.l.m. in corrispondenza della barriera aderente e -1.60 m s.l.m.

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Predisposizione condotta sottomarina

La sezione del varco 6 accoglie una tubazione in resina termoindurente rinforzata con fibre di vetro, avente lunghezza 50,0 mt e diametro 1200 mm, per il passaggio della futura condotta sottomarina.

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